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Memorie Condivise: voci e vite del Trullo

di Linda Pennacchia e Alessandro Fornaci

Un archivio di oggetti, ricordi, e  testimonianze che rappresenta la quotidianità e la vita del Trullo.

Il progetto

Un progetto che parte da un invito diffuso agli abitanti del quartiere: portare un oggetto che parla della propria vita al Trullo. Foto, vecchi strumenti di lavoro, giocattoli ma anche ricordi, aneddoti del passato o del presente.  Con la collaborazione di Stamperia del Tevere, parte delle immagini viene rielaborata utilizzando grafiche e tecniche antiche di stampa (cianotipia, fotoincisione, stampa manuale) e , gradualmente, il box si trasforma in un luogo di ascolto e incontro.

Un archivio di immagini e suoni, dove ogni piccola condivisione diventa parte di un grande ricordo collettivo. Una sorta di “radio dal vivo” del quartiere, che instaura un dialogo aperto con gli abitanti.

Nelle parole degli artisti: “Un atto di cura, ascolto e riconoscimento reciproco, dove la vita di ciascuno si intreccia con quella degli altri, e il Trullo si racconta attraverso ciò che resta — e ciò che ancora vive.”  

Ogni opera, creata insieme ai cittadini, verrà esposte nel box o donata alle associazioni del Trullo.


Come puoi partecipare? Porta un oggetto che parla della tua vita nel quartiere: un vecchio pallone, un disegno, una fotografia, o anche solo un ricordo o un pensiero che associ al Trullo.

Gli Artisti

Linda Pennacchia

​Vive e lavora a Roma. Si occupa di fotografia, comunicazione culturale e progettazione di eventi, collaborando con realtà artistiche e sociali del territorio romano. Cura la comunicazione per Slow Food Roma e collabora con il Mitreo Iside – Museo di Arte Contemporanea di Corviale, dove si occupa di promozione sociale e narrazione visiva. Ha approfondito la fotografia come linguaggio di indagine e racconto attraverso un laboratorio di reportage avanzato, sviluppando una pratica centrata sulle relazioni umane, la memoria e la vita quotidiana. La sua ricerca artistica esplora i gesti, gli oggetti e le connessioni invisibili che compongono il tessuto sociale dei luoghi. Attiva da anni nel quartiere del Trullo, collabora con numerose associazioni e realtà locali – tra cui Pittori Anonimi del Trullo, Poeti del Trullo, GAP BIO XV, Trullo al Verde APS, ANPI Trullo-Magliana, Centro Antiviolenza Maree, Consultorio Familiare ASL Roma 3 e Palestra Popolare Baccelli – promuovendo progetti partecipativi, azioni collettive e narrazioni comunitarie. Accanto alla fotografia, si dedica alla scrittura e al racconto di storie, con articoli e progetti che intrecciano parola e immagine. Il suo lavoro nasce dal desiderio di trovare linguaggi che rendano visibili le interconnessioni tra le vite delle persone: la fotografia, per lei, è uno strumento di empatia, un modo per raccontare gli altri e per riconoscersi reciprocamente attraverso lo sguardo.
 

Alessandro Fornaci

Nasce a Roma il 5 Agosto del 1974. Nel 1994 si diploma al 1° Istituto Statale d’Arte Silvio D’amico di Roma, nella sezione Arte della Stampa, dove negli ultimi due anni diventa assistente di laboratorio sotto le direttive del Maestro Carlo Venturi. Nel 1998 frequenta l’Accademia di Belle Arti in Roma. Nel 2001 fonda il Laboratorio Sperimentale di Incisione “Stamperia del Tevere” dove lavora assiduamente anche come stampatore d’arte. Dopo due anni inizia la frequentazione del “KAUS” Centro Internazionale per l’incisione artistica di Urbino, dove avrà la possibilità di entrare in un confronto costruttivo con numerosi artisti molto significativi nel campo della grafica d’arte internazionale. Nel 2008 viene invitato negli Stati Uniti per il programma “Artist in residence” promosso dalla Cal State University of Fullerton (CA), esegue nei tre mesi successivi numerosi workshop alla Fullerton University, all’Orange Coast College, al Grand Central Art Center di Santa Ana e una volta tornato in Italia nella sede della Stamperia del Tevere in Roma dà una dimostrazione su tecniche sperimentali della specularità nella controstampa multipla a studenti della Chapman University. Nel 2010 da vita sotto la guida di Stefano Pallagrosi al movimento Artistico-Spirituale “ConSensoCosmico”. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, italiane ed estere.

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